Intervista a Vincenzo MENNA sulla riscoperta del Fico Reale di ATESSA e gli “Squacchiafìchere” !
Posted on 19 agosto 2020
In questo articolo ho raggruppato i diversi video realizzati durante un’intervista con Vincenzo MENNA, Assessore al Comune di Atessa, nonché ideatore della riscoperta del Fico Reale di Atessa.
Dopo aver pubblicato un primo articolo dedicato ai “CARACINI”: L’ANTICO FICO SECCO REALE DI ATESSA; https://www.nicolasalvatore.com/l-cara…
Ecco qui a Voi questa serie di interviste di approfondimento, dove l’Assessore ci racconta della riscoperta del Fico Reale di Atessa e dei vari attori e protagonisti di questo rilancio, della azioni atte a promuovere e valorizzare questo antico prodotto.
Una varietà molto apprezzata a partire dagli ultimi due secoli.
Considerato ideale per l’essiccazione. Gli storici raccontano che Roberto d’Angiò, avesse imposto, nel 1320, sulla zona di Chieti, delle gabelle sui fichi secchi prodotti ad Atessa e commercializzati via mare.
Il periodo di raccolta ed essiccazione, a seconda del clima, va tra metà agosto fino alla fine di settembre.
Grazie per la visione, ed arrivederci ai prossimi video sul Fico Reale di Atessa.
Se vuoi saperne di più su questo argomento puoi contattarmi scrivendo dierttamente direttamente a info@nicolasalvatore.com . Ti risponderò appena possibile.
Nicola
25 agosto 2020 (12:18)
Interessante approfondimento sui fichi in generale, tra cui vi è ovviamente anche il nostro “Fico secco reasle di Atessa;” https://www.dissapore.com/cucina/fichi-varieta-italiane-da-conoscere/?fbclid=IwAR01I1oi0OIH4DTcCPH6xjd45glqXNyT_e9dEEA7pOvly6AsoiDy4_Nmnlo
Nicola
25 agosto 2020 (12:20)
Particolare dell’articolo su DISSAPORE, in cui si parla del “Fico secco Reale di Atessa”; Atessa è un piccolo comune in provincia di Chieti la cui storia e prosperità è legata a doppio filo a quella del suo fico autoctono. Il reale è infatti conosciuto e commercializzato fin dal XIV secolo: il frutto ha forma globosa, buccia gialla e polpa chiara e mielosa tendente al bianco o al rosso. Ma la peculiarità della specie locale è solo una parte del fascino di questo prodotto. Da almeno due secoli infatti viene particolarmente apprezzato in versione essiccata, un processo manuale che ancora oggi viene effettuato al sole e su graticci di canne. I fichi incisi vengono farciti con un gheriglio di noce, ricuciti e infornati; infine, vengono conservati avvolti in foglia di alloro e utilizzati per preparazioni dolci e salate. Il fico secco reale di Atessa è oggi tutelato da Presidio Slow Food.