Pizzaiolo robot: tra indignazione e opportunità, quale futuro per la pizza?
Posted on 20 gennaio 2025
Ricordate la polemica sul pizzaiolo robot?
Sui social si è scatenato un putiferio, tra chi gridava allo scandalo e chi difendeva l’innovazione. “Mai mangerei una pizza fatta da una macchina!”, tuonavano in molti.
Eppure, la realtà del mercato del lavoro ci mette di fronte a un paradosso sul quale ho avuto modo di fare qualche riflessione durante un impastament0;
mentre alcuni demonizzano l’automazione, i giovani sembrano sempre meno interessati a intraprendere la professione di pizzaiolo.
Flavio Briatore, con la sua consueta schiettezza, lo dice da tempo: “Lasciate perdere l’università, imparate un mestiere!”. E il pizzaiolo, con stipendi che possono superare (e di molto!) quelli di un laureato, sembra proprio un mestiere d’oro.
Ma allora cosa sta succedendo?
L’indignazione e la paura del cambiamento.
La reazione negativa al robot pizzaiolo è comprensibile. La pizza, per noi italiani, è molto più di un semplice alimento. È tradizione, cultura, convivialità. L’idea che una macchina possa sostituire l’uomo in questo rito sacro suscita indignazione e timore.
Ma è davvero la tecnologia la nemica? O forse la vera minaccia è la nostra resistenza al cambiamento?
Secondo un’indagine di Confartigianato, nel 2023 in Italia mancavano all’appello circa 5mila pizzaioli e 50mila addetti in tutto il comparto. I giovani, attratti da professioni percepite come più “moderne” e meno faticose, sembrano disinteressati a imparare l’arte bianca. E questo, unito all’aumento dei costi e alla concorrenza spietata, mette a rischio la sopravvivenza di molte pizzerie.
La tecnologia come alleato, non come nemico
E se invece di vedere la tecnologia come una minaccia, la considerassimo un’opportunità? I robot, lungi dal sostituire completamente l’uomo, possono affiancarlo nelle fasi più ripetitive e faticose del lavoro, come l’impastamento, la stesura e l’infornata.
Questo permette al pizzaiolo umano di concentrarsi sulla creatività, la ricerca degli ingredienti e l’interazione con i clienti.
Immaginate una pizzeria dove la tradizione si fonde con l’innovazione. Un luogo dove il pizzaiolo, libero dagli aspetti più ripetitivi del lavoro, può dedicarsi alla sperimentazione di nuove ricette e alla creazione di un’esperienza personalizzata per ogni cliente.
E dove i robot, con la loro precisione e velocità, garantiscono un servizio efficiente e di qualità. Questo è il modello della “pizzeria ibrida”, un concept che sta prendendo piede in diverse parti del mondo.
Formazione 4.0: preparare i pizzaioli del futuro
Per realizzare questo nuovo modello di pizzeria, è fondamentale investire nella formazione dei giovani pizzaioli. Ci sono Scuole di Pizza, che stanno già integrando nei loro corsi l’utilizzo di tecnologie innovative, come i robot collaborativi.
L’obiettivo è formare professionisti in grado di coniugare la tradizione con le nuove sfide del mercato.
Conclusione
Il futuro della pizza è un mix di tradizione e innovazione. Non si tratta di rinunciare al sapore e all’artigianalità, ma di abbracciare le nuove tecnologie per rendere il lavoro più efficiente, attrarre i giovani e offrire ai clienti un’esperienza ancora più coinvolgente.
E voi, cosa ne pensate? Siete pronti a gustare una pizza preparata da un robot e un pizzaiolo in carne e ossa che lavorano insieme? Fatecelo sapere nei commenti!
Se vuoi restare sempre aggiornato sui miei contenuti:metti “mi piace” alla mia Pagina FACEBOOK,
CLICCA QUÌ
Oppure lasciami il tuo
CONTATTO QUÌ
Questo è il mio profilo LINKEDIN
- S Prev
- s
Got something to say?